giovedì 25 aprile 2013

Appena tornato da una delle esperienze gastronomicamente più belle, importanti e formative che abbia mai vissuto. L'ansia e le paure che ho avuto fino al momento in cui ho messo piede nel Celler de Can Roca, si sono trasformate da subito in gioia e stupore. In quei 4 giorni ho visto e fatto cose che non pensavo fino ad oggi fossero possibili, e sopratutto, con risultati incredibili. La famiglia Roca, nonostante la fama mondiale, è di un'umiltà unica, e tutti i giorni lavorano 16 ore, basando tutto sul rispetto reciproco tra di loro e con i loro sottoposti. Quando poi martedì sera dopo la cena di fine corso, sono stato seduto 2 ore a parlare con Joan Roca, il migliore chef del mondo, del Napoli e del Barcellona, di Messi e Maradona, della situazione politica italiana e spagnola, del rapporto tra cucina e sala, e di mille altre cose, mi sembra di aver vissuto un sogno. Spero di rincontrarlo presto sul mio percorso.
CORRIERE DELLA SERA